giovedì 5 aprile 2012

Ardea: barriere architettoniche doc.


Il Comune spende denari pubblici e costruisce marciapiedi creando nuove barriere architettoniche, in barba alle leggi vigenti e alla Convenzione Onu. Vialibera diffida e minaccia denunce.

Ecco la nota che è stata presentata al Sindaco di Ardea, Carlo Eufemi e all'Assessore ai Lavori Pubblici Alfredo Cugini:

A seguito di numerose segnalazioni pervenute alla nostra Associazione e ad un accurato nostro sopralluogo, abbiamo potuto verificare che i lavori di rifacimento dei marciapiedi e dell'arredo urbano in Viale S. Lorenzo e Viale Marino, in località Tor S. Lorenzo, Ardea, non rispondono alle norme in tema di barriere architettoniche, di accessibilità, fruibilità e sicurezza.

E' appena il caso di osservare quanto segue:

1.in Viale S. Lorenzo le rampe di raccordo tra il piano stradale e quello del marciapiedi in taluni casi presentano una pendenza superiore al 15% nonostante la possibilità di poter allungare la lunghezza della rampa per la totale assenza di ostacoli nel senso longitudinale dei marciapiedi. Si ricorda che la pendenza massima ammissibile è, al massimo, dell'8%;
2.la larghezza del marciapiedi in costruzione in viale Marino, che dovrebbe servire quale collegamento pedonale tra l'entroterra ed il mare, presenta una larghezza al netto di appena mt. 0,90, larghezza al di sotto delle previsioni di legge e che comunque non consente il sicuro passaggio di persone su sedia a ruote né, tanto meno, la possibilità di incrocio tra due carrozzine o tra una carrozzina ed un pedone. Anche qui si ricorda che la larghezza minima consentita è di mt. 1,50-1,20 al netto di pali, aiuole ecc.;
3.la pavimentazione già effettuata sui marciapiedi in Viale S. Lorenzo non è del tipo antisdrucciolevole, caratteristica questa che, associata alla notevole pendenza di molte rampe, rappresenta un pericolo per tutti i pedoni e non solo per quelli con ridotte o impedite capacità motorie;
4.Facciamo osservare che il DPR 503/1996, il DM dei LL.PP. 236/1989 e il DM 5 novembre 2001, dettano tassativamente le regole per la pendenza delle rampe, per la larghezza dei marciapiedi e per tutto quanto concerne la piena e sicura fruibilità dei percorsi pedonali;
5.nel dicembre del 2010 codesta Amministrazione comunale, su nostra iniziativa, ha aderito formalmente e pubblicamente a recepire e fare propria la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, impegnandosi ad uniformare la propria attività amministrativa alle regole internazionali dettate dalla medesima Convenzione e a consultare preventivamente le associazioni di rappresentanza prima di ogni e qualsivoglia provvedimento che possa coinvolgere anche indirettamente i cittadini con disabilità. Nella fattispecie, dobbiamo purtroppo rilevare come nessun coinvolgimento della nostra Associazione, promotrice della firma della citata Convenzione, sia stato sollecitato per un progetto così importante come il rifacimento dei marciapiedi e dell'arredo urbano pubblico, progetto questo che interessa il diritto costituzionale alla mobilità ed autonomia della persona;
6. E' appena il caso di osservare che il rifacimento di qualunque opera pubblica è tenuta al rigoroso rispetto ed applicazione delle norme in tema di barriere architettoniche e che, in mancanza, ne rispondono, di fronte alla Corte dei Conti, i relativi responsabili a carico dei quali potrebbe profilarsi il reato di sperpero di denaro pubblico.

Alla luce di quanto sopra, si invitano le SS.LL. a correggere immediatamente gli errori tecnici commessi, attuando la demolizione e ricostruzione a norma delle parti illegittime fino ad oggi realizzate e ad applicare, per le parti ancora in costruzione, i canoni costruttivi tassativamente dettati dalle leggi in vigore. A tal scopo la nostra Associazione si mette a disposizione per la collaborazione gratuita del caso. Qualora tali inviti non venissero adeguatamente accolti, saremo costretti a rivolgerci alla Corte dei Conti e all'Autorità giudiziaria per l'opportuna osservazione delle norme in materia e per il risarcimento dei relativi danni.

Pomezia, 03 aprile 2012

Il presidente
Giampiero Castriciano

giovedì 8 marzo 2012

Pomezia. Servizio di assistenza domiciliare: illegittima la decisione del Comune di far pagare una quota agli assistiti in rapporto al reddito familia


Con tanto di lettera formale il Comune di Pomezia invita gli utenti del servizio di assistenza domiciliare e le loro famiglie a dichiarare l'ammontare del reddito familiare ai fini di stabilire una quota contributiva a carico dell'assistito. La medesima lettera minaccia che, qualora tali redditi non vengano tempestivamente comunicati, il Comune provvederà a far pagare per intero allo stesso assistito il servizio erogato.
Insomma, centinaia di famiglie e di assistiti, talora anche gravissimi e con notevoli disagi economici, potrebbero rischiare l'abbandono totale o l'accollo di cifre non sostenibili. Norma illegittima quella del Comune, sancita tra l'altro dal Regolamento comunale per l'assistenza e da una delibera consiliare (la n. 19 del 17.01.2012). Tale illegittimità è stata sottolineata con una nota ufficiale inviata dall'Associazione Vialibera Onlus al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, all'assessore alle Politiche sociali e al dirigente del relativo Settore che, prima di firmare i provvedimenti amministrativi, avrebbe il dovere di verificarne la rispondenza alle norme in materia. La nota di Vialibera fa riferimento alla Costituzione che salvaguarda il principio della capacità contributiva personale – in questo caso, dell'assistito – nonché all'interpretazione rigorosa del Consiglio di Stato che si è più volte espresso in questa materia con diverse sentenze, interpretazione, questa, accolta di recente dal Tar Veneto che, con la sentenza n. 132 del 3 febbraio 2012, ribadisce definitivamente che nel calcolare la compartecipazione alla spesa per l'accesso alle prestazioni sociali, erogate a domicilio o in ambiente residenziale, rivolte a persone con gravi disabilità o ultrasessantacinquenni, ci si debba riferire al solo reddito personale dell'assistito e non di quello familiare.
Vialibera, con la citata nota, invita il Comune di Pomezia a modificare con urgenza la propria regolamentazione e, nel frattempo, a sospendere ogni e qualsivoglia richiesta di quote contributive agli assistiti destinatari del servizio sociale di assistenza domiciliare.
“Invitiamo tutti gli assistiti - ha aggiunto Giampiero Castriciano, presidente di Vialibera – a non pagare alcuna quota finché il Comune non si decide a ripristinare la legalità dei suoi atti”.

Pomezia, 06 marzo 2012

Ed ecco la nota inviata al Comune:

Oggetto:
Servizio di assistenza domiciliare. Quota di contribuzione per l'anno 2012. Illegittimità della delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 17.01.2012.

In riferimento alla delibera di cui all'oggetto con la quale si è modificata la tabella contenuta nel vigente art. 17 del Regolamento del Servizio Sociale del Comune di Pomezia, si evidenzia che sia la delibera citata che il Regolamento sono illegittimi nella parte in cui si stabilisce che in ambito di compartecipazione alla spesa dell'assistenza domiciliare ci si debba riferire al reddito annuo complessivo dell'intero nucleo familiare e non di quello del solo assistito.

In ordine a quanto citato, è infatti appena il caso di osservare che la sentenza del Tribunale Amministrativo del Veneto n. 132 del 3 febbraio 2012 ribadisce che nel calcolare la compartecipazione alla spesa per l'accesso alle prestazioni sociali, erogate a domicilio o in ambiente residenziale, rivolte a persone con gravi disabilità o ultrasessantacinquenni, ci si debba riferire al solo reddito personale dell'assistito e non di quello familiare.

La citata sentenza del Tar Veneto aderisce all'interpretazione più rigorosa proposta dal Consiglio di Stato (Sezione V, Sentenze n. 5185 del 16 settembre 2011, n. 1607 del 16 marzo 2011 e n. 551 del 26 gennaio 2011) e fa riferimento alla violazione dell’art. 3, comma 2 ter, del Dlgs. 31 marzo 1998, n. 109, e dell’art. 53 della Costituzione.

Per quanto sopra esposto, si invitano le SS.LL. ad apportare con urgenza le opportune modifiche a tutta la regolamentazione comunale in materia al fine dell'adeguamento delle norme locali al rispetto delle leggi nazionali e delle relative sentenze. Nelle more, si invitano le SS.LL. a voler sospendere ogni e qualsivoglia richiesta di quote contributive agli assistiti destinatari del servizio sociale di assistenza domiciliare.

Pomezia, 05 marzo 2012
Il presidente
Giampiero Castriciano

domenica 4 marzo 2012

Ciao, Bruno


Oggi abbiamo dato l'estremo saluto a Bruno Tescari. La camera ardente dell'ospedale che lo ha ospitato nel suo ultimo mese di vita era ricolma. C'erano tanti amici e compagni di battaglie. Si faceva fatica a trattenere l'emozione. Con compostezza ciascuno si avvicinava alla bara ai piedi della quale c'era una rigogliosa pianta che lui amava tanto e che qualcuno ha pensato bene di portarla qui da Oricola per questa triste occasione. Poi in molti hanno preso la parola e lo hanno ricordato ripercorrendo le proprie esperienze personali che spesso si sono intrecciate con quelle di Bruno. Di lui si sono ricordate le sue lotte per i diritti di tutti ma sopratutto le sue qualità di uomo e di politico. La sua non era la politichetta becera ed ignorante che spesso contraddistingue il mondo dei partiti dove vige con preponderanza l'ambizione personale e la costante preoccupazione dei voti. No, la sua politica – che poi dovrebbe essere quella di tutti – era il risultato di una grande esperienza personale e culturale, di una profonda conoscenza dei fatti umani e delle disgrazie dei meno fortunati. La politica di Bruno era fondata sull'intelligenza, la preparazione, il buon senso, la lealtà, la tenacia della lotta, sulla riflessione delle cose del mondo e sulla fantasia di trovare soluzioni per la salvaguardia dei diritti e del progresso sociale. Su questo era inflessibile e la sua schiettezza, conscio del proprio valore, si scontrava spesso con un mondo ancora poco preparato ad accogliere e capire le punte più avanzate del pensiero umano. Forse proprio per questo non è mai diventato né deputato, né senatore, né presidente.... Figura troppo scomoda ed ingombrante per un mondo politico, quello attuale, dove regnano ben altre ambizioni ed interessi! Bruno ha fatto politica per la collettività e per la disabilità. Se oggi il nostro paese è migliore che nel passato, lo dobbiamo anche a lui. E' stato autore di leggi, regolamenti, programmi e progetti che poi sono serviti a tutti, anche a coloro che oggi lo ignorano o che lo hanno contrastato quando lui combatteva tra di noi. I suoi libri sono stati dirompenti, hanno scardinato certezze, tabù, pregiudizi. Ci lascia un'eredità preziosa, un insegnamento di vita e di azione come non è mai accaduto nel mondo della disabilità. Questa ricchezza rischia però di disperdersi e, nel momento storico in cui viviamo, non è da escludere un balzo all'indietro, una perdita irrecuperabile di conquiste faticosamente costruite. E' necessario quindi più che mai che le associazioni raccolgano questa eredità, che rivedano le loro politiche, che sappiano trovare nuove energie ed un rinnovato coraggio per percorrere nuove strade di lotta e di pensiero.
Ciao, amico mio carissimo.
Giampiero Castriciano

CHI ERA BRUNO TESCARI

Dal 1975 era impegnato sui problemi relativi all'handicap, anche perché personalmente colpito dalla poliomielite dall’età di due anni.

Dal 1976 ad oggi è stato impegnato particolarmente nella elaborazione e presentazione di proposte normative sia in Parlamento sia in Regione Lazio sia negli Enti locali.

Dallo stesso anno e sino al 1990 è stato iscritto Partito Radicale; sempre oprando a livello nazionale – dal Consiglio Federale alla Segreteria Nazionale – ha attraversato l’intera stagione dei Diritti Civili di quegli anni e tutte le campagne referendarie radicali.

Dal 1976 al 1983 ha diretto il F.R.I. (Fronte Radicale Invalidi), da lui fondato. In quegli anni si è impegnato per l'emanazione e l'attuazione del DPR 384/'78 relativo all'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici aperti al pubblico, per il rilascio del "contrassegno" per la libera circolazione degli autoveicoli delle persone non deambulanti, per l'accessibilità ai mezzi di pubblico trasporto anche da parte delle persone che "camminano" con la sedia a ruote, per il collocamento al lavoro delle persone con disabilità.

Dal 1981 al 1985 è stato Segretario della "Associazione contro lo sterminio per fame", da lui fondata. E' così riuscito - dopo aver raccolto la firma di 13 Premi Nobel per la Pace in calce ad un Manifesto da lui elaborato - a concordare una tregua fra il Governo del Sudan ed i guerriglieri affinché le parti acconsentissero a far circolare nell'intero territorio alimenti e medicinali a favore della popolazione colpita dalla guerra interna: di ciò ha avuto pubblico riconoscimento dalla Croce Rossa Internazionale.
Membro della "Commissione sui problemi dell'handicap" dell'allora Ministro Jervolino, poi della Consulta governativa dell’allora Ministro Turco e poi dell’allora Ministro Baccini, la sua attività si è esplicata particolarmente nel campo legislativo, in cui ha partecipato alla elaborazione di varie leggi concernenti il problema dell'handicap:

- D.P.R. 384/'78;

- legge 13/'89 sull'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati;

- legge 15/'91 sul diritto di voto delle persone non deambulanti;

- legge-quadro sull'handicap 104/'92

- legge 162/98 sui “gravissimi”

- legge 68/’99 sul collocamento al lavoro dei disabili

- legge-quadro sulla riforma dell’assistenza 328/2000

- legge 6/04 sull’ Amministratore di sostegno

- leggi Finanziarie dal 1996 ad oggi, così intervenendo per le agevolazioni fiscali a favore della mobilità e per il prepensionamento dei lavoratori con grave disabilità e per i lavoratori genitori di
gravissimi disabili.

E’ intervenuto nella elaborazione di varie leggi della Regione Lazio:

- legge Regione Lazio 21/'85 sulla accessibilità dei mezzi di pubblico trasporto;

- legge Regione Lazio 25/'86 sul parto-nascita senza violenza;

- Statuto della Regione;

- L.R. 36/03, che istituisce la Consulta sull’Handicap della Regione;

- L.R. 19/03, sul collocamento al lavoro dei disabili;

- POD – Programma Operativo per il collocamento al lavoro nel Lazio;

- Regolamento della Regione Lazio per le RSA;

- Statuto della Fondazione del “dopo di noi”;

- Piano socio-assistenziale;

- Accordo di programma della Scuola;

- Piano trasporti intercomunali della Provincia di Roma.

- Censimento dei bisogni dei disabili abitanti nei Comuni di:

Fiumicino – Tivoli – Ladispoli – Velletri – San Gregorio – Pereto –

Rocca di Botte;

E’ stato componente dei seguenti “tavoli” in rappresentanza dell’associazionismo:

- Commissione interministeriale ed interregionale per l’unificazione dei Regolamenti concernenti l’eliminazione delle Barriere Architettoniche;

- Commissione Patenti Speciali (art. 119 – comma 10 –CdS);

- Commissione Ministero Infrastrutture per l‘accessibilità delle navi;

Attualmente era componente dei “tavoli”:

- Commissione ENAC per l’accessibilità di aerei ed aeroporti come da Direttiva UE;

- Commissione Trenitalia per l’accessibilità dei treni e delle stazioni come da Direttiva UE ;

- Commissione di valutazione Piano Tasporti + Bus nella Provincia di Roma;

Ha progettato l’eliminazione delle barriere lungo l’intero tragitto del tram “ 30” a Roma.

E’ stato Rapporteur – su incarico del Governo – alla II Conferenza Nazionale sull’handicap nel 2003, sui problemi inerenti la Mobilità.

Si è occupato dell’accessibilità e fruibilità dei Parchi Naturali e del Turismo accessibile a tutti.

Ha partecipato ad oltre 200 trasmissioni in radio e TV pubbliche e private, conducendo anche la trasmissione "Diritti di Cittadinanza" per oltre un anno.

Ha collaborato alle trasmissioni "Cronaca in diretta" di RAI-TV 2 e sulla stessa emittente ha partecipato a molte trasmissioni.

Ha pubblicato articoli in una decina di periodici del settore.

Ha partecipato come relatore a molti Convegni nazionali ed internazionali.

Ha svolto lezioni presso alcune scuole di giornalismo, organizzate dalla Federazione Italiana della Stampa, per illustrare il problema socio-politico dell'handicap.

Periodicamente, ha effettuato incontri con gli studenti di Scuole Superiori sul tema dell'integrazione scolastica e sociale delle persone con handicap.

Ha scritto e pubblicato i libri:

- GHETTO PER SANI – Fame di libertà

- ACCESSO AL CESSO

- ACCESSO AL SESSO – Il Kamasabile

- MANUALE ASSISTENZA VIAGGIATORI AEREO DISABILI
Attualmente era componente della Direzione Generale dell’Associazione Coscioni, Presidente della Lega Arcobaleno, componente del Direttivo della FISH Nazionale, Presidente della FISH Lazio, Direttivo della Consulta Regione Lazio sulla Disabilità ed Handicap.

venerdì 10 giugno 2011

Autista della segreteria dell'on. Nitto Palma offende un disabile: il Sottosegretario chiede scusa, trasferisce l'agente e lo deferisce all'autorità d


Tutto era accaduto mercoledì 25 maggio a Pomezia dove il sottosegretario agli Interni, Nitto Palma, si era recato con alcuni suoi collaboratori. L'autista di uno di questi si è avvicinato a Sergio Busti, consigliere comunale, visibilmente disabile, che era regolarmente parcheggiato nelle vicinanze insieme alla moglie e gli ha intimato di spostarsi per far parcheggiare l'auto blu. Al giusto rifiuto di Busti l'autista ha esclamato: “Brutto ritardato sposta quella macchina”. E' seguita una discussione verbale e solo l'intervento di alcune persone ha evitato il peggio. Il deplorevole fatto ha particolarmente turbato il consigliere che già pensava di denunciare il responsabile all'autorità giudiziaria. Da parte sua, l'Associazione Nazionale Vialibera presentava immediatamente una nota al Ministro degli Interni, al Prefetto di Roma e allo stesso Sottosegretario Nitto Palma sollecitando un deciso provvedimento disciplinare nei confronti dell'agente-autista. La risposta non si è fatta attendere. Ricevuta la segnalazione, l'on. Nitto Palma telefona personalmente al presidente di Vialibera, Giampiero Castriciano, lo ringrazia per la nota, in quanto egli nulla sapeva della vicenda, gli chiede scusa per l'accaduto, si scusa soprattutto con Sergio Busti, ed assicura Castriciano di aver immediatamente allontanato l'autista e di averlo deferito all'autorità competente per i dovuti provvedimenti del caso. Alla cordiale telefonata segue subito una nota scritta del Capo della Segreteria dell'on. Nitto Palma e del medesimo sottosegretario, in cui si rinnovano le scuse e si ribadisce il trasferimento dell'agente ed il suo deferimento ai provvedimenti disciplinari, proprio come richiesto da Vialibera. “Il gesto dell'on. Nitto Palma – ha dichiarato Castriciano – denota un grande senso di rispetto, di coraggio e fa onore al suo autore a cui dobbiamo riconoscere un profondo senso dello stato e delle istituzioni pubbliche. A nome della nostra Associazione desidero ringraziarlo non solo per quello che ha fatto e per le sue scuse ma soprattutto per aver salvaguardato l'immagine delle istituzioni che rappresenta e verso le quali sentiamo tutti un grande bisogno di rinnovata credibilità”. Da parte sua Sergio Busti, appresa la notizia, ha detto: “Ringrazio Vialibera per l'interessamento ed in particolar modo il sottosegretario per le sue scuse che accetto ed apprezzo con grande sincerità. I provvedimenti che egli ha inteso prendere nei confronti del responsabile gli rendono onore e ciò mi basta per la grave offesa che ho ricevuto. Alla luce di questo, non voglio infierire e ritirerò immediatamente la denuncia penale che ho avviato nei confronti dell'autista”.

Pomezia, 08.06.2011

Pomezia. Pubblico ufficiale offende gravemente un disabile: Vialibera interpella il ministro dell'Interno e il prefetto di Roma.


E' accaduto mercoledì 25 maggio a Pomezia in via Roma di fronte alla sede del partito della presidente Polverini, Città Nuove, dove il sottosegretario agli Interni, Nitto Palma, si è recato per sostenere la campagna elettorale del candidato a sindaco Luigi Celori. Alle 18,30 Sergio Busti, esponente del Partito Socialista di Pomezia e persona visibilmente disabile, era parcheggiato regolarmente con la sua automobile accanto all'edicola che si trova nelle vicinanze, quando un autista-guardia del corpo del sottosegretario gli si è avvicinato e gli ha intimato di spostarsi per far parcheggiare l'auto blu. Sergio Busti, giustamente, si è rifiutato di “obbedire”. Al rifiuto di Busti, l'agente ha reagito esclamando: “Brutto ritardato sposta quella macchina”. E' seguita una discussione verbale, l'uomo ha tirato fuori un tesserino identificativo continuando ad urlare. All'offesa inqualificabile ha risposto Busti e molte altre persone testimoni dell'accaduto che sono riuscite ad allontanare l'uomo della scorta evitando che la vicenda oltrepassasse la violenza verbale. Il fatto increscioso, proprio perché sollevato nei confronti di una persona disabile da parte di un pubblico ufficiale che invece è tenuto al massimo rispetto e al buon esempio, è stato segnalato dall'Associazione Vialibera al Ministro degli Interni, Roberto Maroni, e al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a cui si chiede di valutare l'opportunità di un provvedimento disciplinare nei confronti dell'agente. Una nota di protesta, affinché non si ripetano più certi fatti, è stata inviata anche all'on. Nitto Palma, invitato a redarguire l'agente.
“Non si può tollerare da parte di nessuno l'offesa alla dignità delle persone. Se poi ad essere offesa è una persona disabile e a farlo è un esponente delle istituzioni pubbliche, diventa tutto più grave in quanto alla lesione della dignità umana si associa un arrogante sentimento razzista e di grave discriminazione contro cui, invece, si pretende un buon esempio di civiltà” ha dichiarato Giampiero Castriciano, presidente di Vialibera Onlus.

Pomezia, 28.05.2011

Ardea. Ratificata la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità e modificata la delibera sul trasporto scolastico degli alunni disabili.


“Siamo assolutamente soddisfatti dei risultati concreti che sta producendo il protocollo d'intesa firmato tra il Comune di Ardea e la nostra Associazione” ha così esordito il presidente di Vialibera, Giampiero Castriciano, alla notizia che il Consiglio di Ardea ha approvato non solo la ratifica della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, ma anche la delibera che modifica il regolamento comunale del trasporto scolastico rendendo questo servizio completamente gratuito per gli alunni disabili. La ratifica della Convenzione non solo sancisce solennemente l'obbligo della sua applicazione ma rafforza il protocollo di collaborazione con l'Associazione Vialibera. La revisione del regolamento del trasporto scolastico, invece, conferma la volontà del Comune di Ardea di accogliere i suggerimenti di Vialibera ed attuare le norme della medesima Convenzione.
Ricordiamo infatti che il 29 dicembre 2010, dopo appena 15 giorni dalla firma del protocollo di collaborazione con Vialibera, il Consiglio Comunale di Ardea approvava il regolamento di trasporto scolastico prevedendo una quota anche a carico degli alunni disabili. Ricevute segnalazioni al riguardo, Vialibera ha subito inviato una nota al sindaco e agli assessori competenti chiedendo la rettifica del regolamento in virtù del combinato disposto dell'art. 28, c. 1, lettera a) della l. 30 marzo 1971, n. 118 e dall'art. 45 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, per i quali il trasporto scolastico degli alunni disabili deve ritenersi obbligatorio e gratuito. Grazie al pronto interessamento del sindaco Carlo Eufemi, degli assessori Massimiliano Gobbi, Paolo dei Santi e del consigliere Riccardo Iotti, la delibera di rettifica è stata rivista dalla commissione competente e presentata al Consiglio che, ritenute valide le motivazioni di Vialibera, ha approvato i dovuti emendamenti esentando gli alunni disabili da ogni contributo.
Lo stesso Consiglio, dietro proposta dell'assessore Gobbi, ha inoltre approvato il Regolamento per l'affido con un consistente aumento del contributo destinato alle famiglie. Deliberazione importante anche questa perché denota finalmente un'attenzione particolare per il sociale.
“Dopo questi notevoli risultati – ha continuato Castriciano – dobbiamo dare atto all'Amministrazione di Ardea di aver imboccato la strada giusta per affrontare con concretezza i problemi del settore sociale. Non faremo mancare la nostra collaborazione e siamo già al lavoro per la realizzazione di altri importanti traguardi”.

Pomezia, 30.05.2011

mercoledì 25 maggio 2011

Elezioni "accessibili" a Pomezia.


Il Comune di Pomezia ha imparato la lezione e siamo fieri di essere stati noi gli artefici di questo piccolo cambiamento: in occasione delle prossime amministrative il sindaco uscente ha predisposto quanto è necessario e previsto dalla legge per garantire il diritto di voto e le dovute agevolazioni alle persone con disabilità. Ricordiamo che l'anno scorso, in occasione delle elezioni regionali, ci siamo rivolti al Ministero dell'Interno e della Funzione Pubblica proprio perché il Comune aveva quasi totalmente trascurato di organizzarsi in tema di accessibilità, assistenza e trasporto delle persone disabili votanti. Tuttavia, siamo sempre attenti a ciò che succede e pertanto, qualora si dovessero verificare problemi o segni di ingiustificata discriminazione, preghiamo i cittadini di tenerci informati.